sabato 28 novembre 2009

Gioca e vinci il lavoro.


Ai miei tempi si giocava per soldi!
Cosa dite? Anche ai vostri tempi?
Bene! Allora resterete sorpresi come me nell'apprendere questa notizia a cui, giuro, anch'io faccio fatica a credere.

Cronaca Qui, un giornale sia carteceo sia telematico ha indetto un concorso.
Il premio è - no, non ce la faccio - .... un posto di lavoro!


Sì, avete letto bene, un posto di lavoro!
Una volta si giocava per vincere soldi... ma tanti in modo da dare una svolta alla vita.
Adesso si gioca per avere il privilegio di lavorare per guadagnarsi lo stipendio.
Siamo proprio arrivati alla frutta se iniziative come questa stanno prendendo forma!
Il primo articolo della Costituzione dice: "L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro" ora dovranno aggiungere: "Se si ha la fortuna di vincerlo!".

venerdì 20 novembre 2009

Pipì e Popò.



Con cosa giocavo da piccolo?
Robot (di quelli nell'immagine avevo quello bianco e quello con le ali rosse) e costruzioni lego principlamente.
Quale ragazzo non ha mai giocato con un robot?
E quale ragazza non ha mai avuto una bambola!
Ce n'erano di tutti i tipi, quelle che dormivano, che parlavano, che "sbrodolavano", che camminavano ecc.
Ce n'era una che beveva e faceva la pipì.

Signori... giuro che non è uno scherzo, ho fotografato personalmente quello di cui ora sto per trattare - no, non ce la faccio, mi vergogno troppo - la bambola in questione si chiama - no, fatemi cambiare discorso, vi prego - Pipì Popò !
No, aspettate... non cambiate sito, non cliccate sui preferiti per andare sul blog di Checco Zelone, non vi sto prendendo in giro!

Ecco le foto:



La bambola Pipì Popò, l'unica venduta - attenzione - con tutto l'arredamento del bagno pronta per urinare e defecare a volontà!!!
Ed il tutto alla modica cifra di 50 euro!!!
La pubblicità recita: "Il gioco più amato dai bambini" e l'immagine mostra una graziosa bimba con i codini che si tiene il naso per non sentire il fetore nauseante della "popò".
E' agghiacciante, stanotte non riuscirò a dormire, già me lo sento!
Cioè, voi ve lo vedete un genitore che dice alla figlia: "A cosa giochiamo oggi? Nascondino? No? Girotondo? No? A cosa?" e la figlia di sei anni con la grazia leggiadra che solo i fanciulli hanno: "Facciamo cagare la bambola pà!".
Brrrrrrrr....

giovedì 12 novembre 2009

Caro m'è 'l sonno!




Caro m'è ‘l sonno e più l'esser di sasso
mentre che il danno e la vergogna dura
non veder, non sentir m'è gran ventura
però non mi destar, deh parla basso

Così Michelangelo rispose a un sonetto di elogio della statua, scritto da Giovan Battista Strozzi, che si concludeva con il verso «déstala, se no'l credi, e parleratti».

La statua è una figura della tomba di Giuliano de' Medici, nella Sagrestia nuova della chiesa di San Lorenzo a Firenze. rappresenta allegoricamente la Notte


sabato 7 novembre 2009

Barzellette.


"Il peggio è alle spalle".
(Era meglio essere con le spalle al muro!)

"Ci sono segnali concreti di una ripresa".
(Ok, quali? Boh?).

"L'Italia è la sesta nazione più ricca del mondo".
(E questo dato da dove spunta fuori? Gliel'ha detto Fede?).

"Siamo i terzi contribuenti dell'Unione Europea, i sesti per le Nazioni Unite".
(Siamo anche ricchi, belli e fotomodelli!).

"Il PIL ha ormai superato quello della Gran Bretagna".
(Capirai che sforzo, la GB è quella messa peggio di tutti!).

"Non possiamo lamentarci, non va malissimo".
(No, non va malissimo... ma si sta lavorando per poter andare peggio.)

"Ho avuto contatti con imprenditori grandi, medi e piccoli, così come con il mondo degli artigiani e dei commercianti e in tutti prevale un diffuso ottimismo".
(Perchè non parla anche con gli impiegati e gli operai? Saranno mica tutti comunisti?).

"Secondo calcoli di organizzazioni di settore il piano casa potrebbe introdurre nell'economia da 50 a 70 miliardi di euro. Si tratta di soldi che le famiglie altrimenti terrebbero da parte, e invece saranno un bel tonico per la nostra economia".
(Non è che magari le famiglie non spendono perchè non hanno nulla da spendere, no... è perchè risparmiano!).




Quello che fa ridere è che tutte queste "fregnacce" il Galattico le ha dette in una sola seduta, quasi tutte d'un fiato e senza una sola persona che gli facesse notare che, forse, stava dicendo castronerie.
E' indubbiamente il numero 1!


EDIT:

Una scala... particolare.


Simpatico studio che dimostra come le persone (tedesche almeno credo) utilizzino la scala mobile non perchè siano pigre ma perchè è... "una novità" rispetto alle scale normali.

Ma cosa succederebbe se le scale "normali" si trasformassero in scale "speciali"?

mercoledì 4 novembre 2009

Libertà e non libertà.


In Italia c'è la libertà di parola?
Per il momento credo che sia l'unica cosa rimasta che ancora sia un po' libera.
O, almeno, non è come in Cina che se vuoi esprimere il tuo pensiero politico non a favore dell'attuale governo ti conviene farlo a casa tua chiuso nel ripostiglio possibilmente bisbigliando.
In Italia il cittadino può ancora dire la sua al bar con gli amici senza il timore di essere arrestato.
Tuttavia non è così per quanto riguarda la stampa.
Tutti sappiamo che oramai ogni giornale che abbia una qualche lievissima influenza politica non riporterà mai i fatti in maniera oggettiva ma sempre soggettiva trasformandoli secondo convenienza.
I telegiornali sono la stessa cosa, anche il più babbeo degli italiani si accorge che, ad esempio, Studio Aperto è tremendamente di parte.
Come fare, quindi, a trovare un po' di sana informazione?
Te la devi cercare col sudore della fronte in rete.
Dove? Nei forum, nei blog, nei siti indipendenti... sentire il pensiero di persone comuni che vivono la stessa tua realtà, che percepiscono quello che accade non come politici o pezzi di novanta ma come persone comuni.

Tutto quello che ho scritto adesso è argomento trito e ritrito, lo potete trovare da qualsiasi parte... non è di questo che voglio parlare.

Voglio prendere in esame l'eventualità che ci sia la censura anche in rete.
Intendiamoci, non la censura dettata da appoggi politici, interessi di convenienza o affiliazioni strane... no, quello che intendo io è la censura di persone normali come il sottoscritto o proprio tu che stai leggendo questo articolo.

Prendiamo ad esempio il blog.
Chi scrive un blog è per esprimere il proprio pensiero e metterlo a disposizione di tutti per avere un riscontro con i commenti.
Quindi, si suppone, che chi scriva su un blog sia preparato ad avere commenti sia positivi sia negativi, dopotutto è con il confronto delle idee che si cresce e non con soli quelli che scrivono : "Bene, bravo, ottimo, perfetto ecc.".

Ultimamente, però, mi è capitato di imbattermi in blog che hanno adottato la censura anche nei commenti.
La cosa funziona così: una volta il commento era inserito in tempo reale nel post di turno, adesso invece il commento viene inviato al proprietario del blog il quale decide a posteriori se inserirlo o censurarlo.
Se chiedete spiegazioni a chi adotta questo metodo vi verrà risposto che lo fanno per evitare commenti ingiuriosi pieni di parolacce o insulti.
Balle.
Lo fanno perchè non vogliono nessun tipo di confronto con chi la pensa in maniera diversa da loro, dopotutto un messaggio con parolacce può essere sempre cancellato a posteriori.
Questi personaggi vogliono solamente che nel loro blog compaiano commenti positivi menglio se entusiasti.
Io stesso sono stato censurato pur non avendo scritto nessuna parolaccia o insulto.
Ora, io vedo tutto questo come una sorta di prepotenza.
E la prepotenza, si sa... non piace a nessuno (a meno di essere prepotenti a propria volta).
Quello che fa veramente ridere è che gli stessi siti che adottano la censura sono quelli che propugnano ad alta voce la lotta contro la stessa!!!!!
Criticano il governo perchè manipola la stampa e la televisione e poi loro fanno la stessa cosa quando trovano qualcuno che fa qualche osservazione di troppo!
Sono gli stessi blog che pubblicano, magari, il testo "Free Blogger" ma di free alla fine hanno ben poco.
Sono quei blog che sono bravissimi quando si tratta di parlare ma quando qualcosa tocca loro allora si comportano come quelli che criticano.
Sapete cosa dicono a questo punto i proprietari dei blog con censura?
Dicono: "Hey, ognuno sul suo blog fa quello che vuole.".
Mi sembra giusto.
Quindi sul mio blog posso parlare di quello che voglio, compreso questo argomento!

martedì 3 novembre 2009

Andiamo a l'Ondhon?

Grazie a Carlo per il link! Numero 1!

Signori... se voi credete che nella casa del Grande Fratello ci finiscano solamente gli idioti... dovreste guardare cosa rimane fuori!