sabato 28 gennaio 2012

ASL, andata e ritorno.


Ieri ho avuto la necessita di andare a fare una visitina agli uffici amministrativi della ASL.
Per privacy non posso dire il numero e la città di appartenenza dell'ufficio sappiate solo che non mi sono spostato di tanto da dove vivo.
All'entrata mi rivolgo al banco informazioni dove un gentile impiegato mi dice di prendere il numero ed aspettare.
Mi reco, quindi, alla macchinetta dei numeri che, nemmeno a dirlo, era rotta e riesco da un fianco ad estrapolare un bigliettino con su scritta la cifra 260. Alzo lo sguardo al cielo verso il tabellone luminoso che indica il numero corrente e scorgo la cifra 187. A questo punto due parole mi si illuminano in mente: sono fottuto ma voi leggete un "non mi passa più" che va bene ugualmente.
Dopo essermene fatta una ragione mi siedo ad aspettare ed inizio a notare alcune cose.
Innanzitutto di ben 5 sportelli ne funzionano solamente due.
Gli altri? Vuoti.
Nel filmato sotto si vede come, appunto, solo due postazioni siano realmente operative.


Ma attenzione: non è che le altre postazioni siano non utilizzate, nell'immagine sotto potrete vedere come il pc sia acceso (c'è, ahimè, lo screensaver di windows segno che il pc non viene utilizzato da un po').


Vicino alla stampante si può anche vedere il cellulare e, nella foto sotto a sinistra anche la borsetta dell'operatrice ma, di quest'ultima, nessuna traccia.


In sala d'aspetto comunque sono appesi vari fogli con decreti, avvisi, circolari ecc. che permettono di passare il tempo nella noia più totale. 
Possibile che non ci sia un modo per evitare tutta questa cosa?
Ebbene sì! Esiste il modo! Gli operatori dell'ASL l'hanno scritto a caratteri cubitali sotto il tabellone luminoso dei numeri. Eccolo nella foto sotto.


Si legge: Per evitare le code le visite specialistiche si.... anche ....
E con un consiglio del genere, com'è possibile che stia aspettando da così tanto tempo? Boh?
Per fortuna che i posti a sedere non mancano anche se... sono un po' atipici come si può vedere nella foto sotto.


Ahimè, nemmeno il bagno si salva... notate come non solo manca la carta igienica, ma anche la tavoletta.
Che se la sia fregata qualcuno a cui serviva?


Basta, esco dalla sala d'aspetto e mi dirigo verso le immancabili macchinette per il caffè.
Già solo quelle sono indice del lungo periodo che le persone devono attendere prima di essere servite agli sportelli.
Ma... cosa vedo di fanco alle macchinette nell'area relax?
Cos'è quella scatoletta bianca tra l'estintore e la vuota bacheca sul fianco della macchinetta delle bibite?



Ve lo dico io. E' un defibrillatore! No, giuro... è proprio un defibrillatore!!!
Avete presente quelli che usano spessissimo i medici americani nei telefilm?
Quelli del "carica carica carica" che poi forniscono una scossa tale da far resuscitare un morto?
Ecco un ingrandimento nell'immagine sotto.



La domanda è: ma a cosa potrà mai servire un defibrillatore in una sede di uffici burocratici?
Ah, ovvio... probabilmente ad aiutare le persone il cui cuore, colto dalla noia dell'infinita attesa, decide di fermarsi un attimo a dormire.
Giacchè ci sono do uno sguardo anche agli estintori.
Possono esserci problemi anche li? No? Ed invece sì!
Quello della foto sotto ha avuto l'ultima revisione nel 2003... nove anni fa!
 

Ma la vera chicca è quello della sala d'ingresso che, secondo me, è stato recuperato dalle rovine di Cartagine perchè è così vetusto che non solo non ha più una data di revisione ma addirittura la gomma nera che parte dal bocchettone è percorsa da innumerevoli crepe profondissime, segno che la gomma oramai ha raggiunto da tempo la fine del suo ciclo vitale.
In caso d'incendio quell'estintore non funzionerà nella migliore delle ipotesi, esploderà nella peggiore.


Insomma, cosa dire altro? Dopo tre ore di attesa in cinque minuti ho svolto la mia operazione, ad onor del vero, l'impiegata è stata molto gentile ed attenta.
Spero di non doverci tornare più!

giovedì 26 gennaio 2012

Modi di dire.

Qual è il modo migliore per far fare qualcosa ad un italiano?
Esatto! E' negargliela categoricamente.

Torino, in una via secondaria è stato affisso un cartello:

Recita: Area protetta e videosorvegliata DIVIETO DI SCARICO.

Ecco il risultato:




Nemmeno la paura di essere ripresi dalle telecamere impedisce all'italiano di fare il contrario di quanto proposto dal cartello!

Ma si sa... il cartello dice delle cose che vanno interpretate, è un modo di dire no?
O no?


(Tra l'altro nella prima immagine c'è qualcosa di veramente singolare: ebbene sì... si sono fottuti la videocamera!).

mercoledì 11 gennaio 2012

Facile da dire...

... ma facile anche da dimostrare.
Dicono che fumare fa male, ma quanto?

Significativo l'esperimento del video qui sotto:

domenica 1 gennaio 2012

Buon 2012.

Cosa c'è di meglio che iniziare un anno nuovo con una bella notizia?
Ebbene, la povertà è stata sconfitta.
No, possiamo sconfiggerla ma non conviene, come fanno i ricchi ad essere tali senza i poveri?
Allora le malattie non esistono più.
No, si potrebbero debellare decine di malattie ma poi i farmaci a chi si venderebbero ancora?
Beh, comunque non ci sono più guerre.
Ancora sbagliato, le guerre ci sono solo che magari non fanno notizia perchè non ci sono interessi internazionali.
E' finita la crisi?
No.
Un futuro migliore?
Nemmeno.
Onestà? Integrità? Altruismo?
No, no ed ancora no.

Ebbene allora cosa ci rimane?
Una sana risata.

Buon anno.




Per spiegare il motivo di tanta ilarità copio il commento di youtube:


Per chi non capisce tanto l'inglese, la parte esilarante comincia quando il prete dice:
"...to be my LAWFULLY wedded wife (come sposa legittima)".
Lo sposo risponde, "to be my WAFFLY (i waffle sono come delle frittelle), lawfully... and pancakey (ci scherza su D:)"... e poi esclama "Ho avuto paura di questo per tutta la vita!" LOL