sabato 19 settembre 2009

I "Cosi" di Rivarolo.


Ciao a tutti.
Benvenuti nel primo (e spero di una fortunata serie) di post "cross over".
Questo post, infatti, è diviso in due parti; la prima potete leggerla di seguito mentre per la seconda parte dovrete recarvi sul blog "Dans le parages" di Lu.

Qualche giorno fa, approfittando di una bella giornata l'amico Lu, io e le rispettive consorti siamo andati in un paese del Canavese di nome Rivarolo.
Beh, forse non ci crederete ma siamo andati apposta per fotografare quattro opere d'arte che sono state posizionate in quattro rotonde della strada principale cosicchè ogni persona, che sia pedone o automobilista, sia costretto ad ammirarne le fatture.
Ora, potevamo tenerci per noi tutto questo? Ovviamente no, dovevamo dividerlo col mondo intero!
Innanzitutto c'è da dire che Rivarolo è un paese la cui parte antica ti trasporta direttamente nel perodo del tardo medioevo; non mancano infatti stradine strette, case antiche, chiese in stile, campanili e via discorrendo.
Tuttavia il Comune di Rivarolo ha avuto un'idea fantastica che io, però, sarei incline a chiamarla "bizzarra".
Dato che doveva realizzare quattro rotonde sulla strada principlae ha pensato bene di arricchire il paese con delle sculture quindi ha creato il tema "Giochi d'acqua e di luce" ed ha affidato la realizzazione all'istituto d'arte di Castellamonte.
Ora... cos'hanno realizzato questi artisti?

La prima scultura è quella che abbiamo ribattezzato "Albero di Natale".





Non so cosa possa aggiungere a parole che le immagini non spieghino da sole.
Si tratta di un'opera di grande intelletto che ha messo a dura prova le capacità artistiche e mentali dell'autore.
In pratica è l'unione dei bastoncini dello shangai con delle palline colorate.
Ma cosa rappresenta mai questa opera?
Già, cosa rappresenta?... Cosa? Ah, lo volete sapere da me!
Secondo me nulla ma se chiederete ad un critico d'arte vi dirà che è la sinterizzaizone fisica dell'astrazione della mente umana intesa come groviglio di linee circondate da palline di idee variegate.

La seconda opera che abbiamo ribattezzato "Sokoban", se possibile, è ancora più complessa.
Chi di voi non si ricorda del Sokoban? Mitico videogioco dei tempi del Commodore Vic20, Spectrum, C64 e via discorrendo.
Ecco alcune immagini:





Ebbene ecco la scultura:





Ditemi voi se non è uguale al videogame!
Tra l'altro viva la fantasia, l'omino delle cinquanta lire che spinge delle casse!
Secondo me nemmeno un critico d'arte potrebbe dare un'interpretazione a questo coso.

Rimangono le altre due sculture che, credetemi... sono ancora più bizzarre di queste!
Non perdetevele, andate subito a leggere il seguito del post a questo indirizzo:

http://danslesparages.blogspot.com/2009/09/rivarolo-art-lives-here.html

1 commento:

Lu ha detto...

E' vero: ora che ho visto devo ammettere che uguale all'imagine del Sokoban! Pazzesco! Complimenti alla fantasia...

Grande Alex!