domenica 2 agosto 2009

Il dialetto nelle scuole.


Bossi... ma non ce lo eravamo tolto dalle palle?
No? Beh, dovevamo farlo!
Con tutti i problemi che ha l'Italia, il leader del Carroccio ne spara un'altra delle sue!

Pensate... vuole che nelle scuole venga insegnato... non ce la faccio... il dialetto!!!!
IL DIALETTO!
Penso che la mia prof. di Italiano delle scuole medie (Dio l'abbia in gloria) si stia rivoltando nella tomba!
Ma dico, a stento gli italiani parlano e scrivono correttamente in italiano... che senso ha aggiungere il dialetto?
Tanto per creare qualche ignorante in più?
E poi perchè il figlio di un altoatesino trasferito temporaneamente a Roma per lavoro deve imparare il romanesco piuttosto che il più utile tedesco (o simil tedesco)?
E' una cosa talmente assurda che quando ho letto la notizia quasi mi veniva da ridere... ho detto quasi, perchè il Italia queste, perdonatemi il termine, cazzate vanno alla grande mentre argomenti molto più seri vengono abbandonati a data da stabilirsi (un "poi" che equivale ad un "mai").

Bossi... stai male, sei vivo per miracolo... dammi retta, basta cazzate!


P.S. Forse non tutti sanno che il titolo di studio di Bossi è di perito tecnico elettronico conseguito per corrispondenza con la scuola Radio Elettra... e questa persona adesso si permette di dire cosa è meglio e cosa è peggio per l'istruzione! Ma daaaaaaaaaaaaaaaaaaaaai......

11 commenti:

Sara ha detto...

Dato l'argomento l'ultima frase non poteva essere che una citazione di uno dei più noti commenti tecnici dell'avvocato Ghedini. Bravo Alex!

Alex ha detto...

L'irreprensibile Ducaconte Enrico Maria Ghedini!

Vonetzel ha detto...

Guarda...sinceramente mi riesce difficile commentare le proposte dell'illustre Bossi...
Si tratta sempre di uscite non semplicemente stupide e anacronistiche,ma addirittura demenziali.
E' come quando propone di vietare ai maestri e professori del sud di andare ad insegnare nel nord:evidentemente i vincitori di concorsi "Terroni" hanno una o due Lauree e sbaragliano la concorrenza "nordica":il problema è quindi dei suoi cari elettori dalla camicetta verde,che non sanno nemmeno chi sia Pirandello e passano il loro tempo a mungere le vacche e ad andare ad ascoltare i suoi deliranti comizi!

Lu ha detto...

Ma daaaaaaiii!

:-P (Sì, l'avevo notato anch'io)

Allucinante.. Voglio dire: i dialetti sono un patrimonio inestimabile, una risorsa inesauribile di linguistica, ironia, memoria.. Ma è qualcosa di legato all'oralità, per come la vedo; che c'entra adesso con la scuola?
Io il dialetto l'ho imparato nelle vacanze in Calabria, soprattutto, da piccolino..e come mi sentivo "cospirativo" a parlare il dialetto con i "vecchi"!

Bossi è un completo imbecille..qualsiasi cosa faccia o dica.

Nel prossimo post mi aspetto:
"L'irreprensibile Ducaconte Enrico Maria Ghedini...ma non ce l'eravamo tolto dalle palle?"
;-D

Angely ha detto...

"Si tratta sempre di uscite non semplicemente stupide e anacronistiche,ma addirittura demenziali."

Come non quotare Vonetzel!!!
Voglio dire, io adoro il mio dialetto, mi diverte parlarlo (anche se non benissimo), mi piace vedere delle rappresentazioni recitate in questa lingua, ma da lì a farla insegnare nelle scuole ce ne vuole.
Quando per altro ci sarebbero cose assai più serie di cui discutere e di scui occuparsi (e non solo nelle scuole) -___-
Bossi, ma stattene a casa che è meglio!

Francesco ha detto...

Che vespaio!! Tutti scandalizzzati! Bossi ha ragione da vendere, gli ignoranti siete voi, con l'aggravante che vi permettete di dare patenti di intelligenza ed imbecillità. La scuola italiana ha distrutto l'identità culturale e linguistica dei popoli della penisola dichiarando guerra santa ai "dialetti" (in realtà odio questo termine, perchè che vi piaccia o no si tratta di vere e proprie lingue!). Bene, bravi!! Mussolini è fiero di voi. La scuola doveva insegnare l'italiano senza criminalizzare le lingue locali!! Quindi ora è giusto che restituisca alle nuove generazioni un patrimonio che appartiene loro di diritto e che indebitamente è stato tolto in nome della monocultura italiota.
Francesco, Treviso

Alex ha detto...

Francesco, è tipico delle persone che non sanno cosa dire e che non hanno argomentazioni tangibili dare dei fascisti a chi la pensa diversamente.
In politica questa cosa avviene quotidianamente, basta far caso alle interviste per rendersi conto che col termine "fascista" si sposta l'attenzione dell'opposizione lontano dall'argomento trattato.
Qui il giochetto non funziona.
Peccato eh?

Ognuno ha la sua opinione comunque, tu hai la tua che ed io la rispetto anche se non la condivido.
Dovresti provare a fare altrettanto ed ad esprimerti con un tantino più di cortesia! :)

Io credo che insegnare il dialetto nelle scuole sia un'idiozia colossale perchè:

1) Si tolgono ore di lezione che potrebbero essere impiegate per qualcosa di utile nella vita.
Parlare il dialetto non è poi così utile e fondamentale no?

2) Gli Italiani a stento sanno la lingua madre, figurati se si insegna loro il dialetto che miscuglio ne spunta fuori.

3) Io che sono Milanese ma per lavoro abito a Palermo non ho nessun interesse che mio figlio impari il dialetto siciliano e viceversa.

4) Siamo in Italia ed è giusto che si parli l'italiano.
Poi anche il dialetto va bene in certi ambienti ed in certe occasioni ma in generale no.

Saluti! :)

Francesco ha detto...

Chiedo scusa per i modi non certo cortesi che ho usato, ma mi sono lasciato prendere la mano.Ciònon toglie che il metodo usato dagli insegnanti di italiano per insegnare la lingua di stato ai banbini dialettofoni sarebbe senz'altro piaciuto al duce che si era prefisso nel ventennio di "sradicare la malapianta dialettale" dalla penisola. Qui nel veneto sono stati particolarmente duri: multe e note sul diario a chi era sorpreso a parlare la lingua madre in classe, ridicolizzazione dei bambini dialettofoni nei confronti degli allora pochi italofoni (che per inciso finivano con l'impararlo anche loro il "dialetto")ed altre amenità del genere. Ecco, questa è la repubblica (non merita l'uso della maiuscola) che "riconosce e promuove le autonomie locali". Ergo, le nuove generazioni non conoscono qualcosa che appartiene loro di diritto e che è stato scippato dalla scuola unitaria che ha indotto le famiglie a proibire ai figli di parlarlo anche in casa!! E' per questo che le lingue locali stanno morendo e per riabilitarle e salvarle è necessario insegnarle a scuola. E, per favore, smettiamo di guardare tutte le cose sotto la lente di ingrandimento di una astratta "utilità". Qui si tratta di restituire un patrimonio ldentitario che si è sciaguratamente quasi riusciti a distruggere. La scuola ha tolto, ora deve restituire. E se non si parla a tutt'oggi un italiano corretto, la colpa non è certo dei "dialetti", bensì della mediocrità degli insegnanti. Cinquanta e più anni di guerra ai "dialetti" non sono serviti a nulla se non a farli quasi scomparire. E se in lingua italiana molti zoppicano ancora, è assolutamente fuori luogo persistere nell'accusa contro le lingue "altre".
Buona giornata.
Francesco, Treviso

Alex ha detto...

Per le scuse figurati, capita a tutti di lasciarsi andare un po'.
Io credo che il dialetto sia un qualcosa che non si debba insegnare a scuola.
Ommeglio... dovrebbero essere fatti dei corsi per chi lo volesse imparare ma imporre a tutti il dialetto locale non è un'idea corretta.
Come dicevo prima se io non sono del posto a me del dialetto locale non importa nulla.
Se tu dovessi andare per due anni a Palermo per lavoro vorresti che a tuo figlio venisse insegnato il dialetto siciliano?
A me personalmente non farebbe piacere.
Quindi... sì al fatto che il dialetto possa essere insegnato ma non nelle scuole, solo in corsi con frequenza facoltativa.
Il patrimonio culturale locale bisogna preservarselo da soli, la scuola italiana, come dice il nome, dev'essere uguale per tutti e fornire a tutti le stesse nozioni e regole.
Altrimenti sarebbe una Babele.

Ciao e buona giornata.
:)

Anonimo ha detto...

caro alex esigi, come è assolutamente giusto, di usare termini più educati nei tuoi confronti però tu non fai lo stesso quando dici "ma non ci eravamo ancora liberati di Bossi?"

lucy ha detto...
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