martedì 16 giugno 2009

Achille.


No, niente doppi sensi rotanti... proprio Achille, quello della mitologia.
Immaginatevi Achille... come lo vedete? Come quello della foto, vero?
Bello, possente... invincibile.
Questo è quello che ci fanno credere i libri, i professori, i racconti, i film...
Ma se Achille fosse esistito nella realtà sarebbe stato così?
Io non credo.

Immaginatevi un pazzo sanguinario guerrafondaio (no, non il Galattico!) pieno di sfregi e piccole mutilazioni dovute alle numerose battaglie.
Immaginatevelo ottuso, barbaro, ignorante che risolve le cose solo con la prepotenza (ho detto no, il Galattico non c'entra!).
Immaginatevelo senza amici, circondato da persone che lo temono perchè è uno di quelli dalla "spada facile" (noooo niente Galattico!).
Non sarebbe tutto questo più vicino alla realtà?
E quante altre cose ci vengono propinate come oro colato cercando di non farci riflettere per conto nostro ma fornendoci già delle rispostine preconfezionate?

3 commenti:

dark0 ha detto...

sfondi una porta già aperta alex.
da che mondo è mondo che la storia la scrive sempre il vincitore :-/

Vonetzel ha detto...

I miei studi classici sono troppo lontani nel tempo per ricordare bene la figura di Achille.
Di sicuro non era biondo con gli occhi azzurri,come raffigurato nel film polpettone "Troy".
Il film non mi è dispiaciuto,in verità,tuttavia tralascia tutta la perte più importante dell'Iliade:l'aspetto "religioso",il continuo scontro tra gli Dei che influenzano costantemente le gesta dei mortali e l'andamento della lunga guerra.
Ma gli Americani,si sa,sono molto poco portati all'introspezione...
Ho gradito molto invece il riferimento al modo in cui sono solito chiamare il nostro Premier...
Chissà...dopo "L'unto dal Signore" e altre deliranti autodefinizioni,forse tra poco il Galattico si farà chiamare "Il nuovo Achille!"...
Ciao!

Anonimo ha detto...

Anche secondo me nel film mancano gli importantissimi riferimenti religiosi del modo greco basato così come quello romano sulla gloria della guerra e l'onore personale, ovviamente nei nostri non riusciamo a immedesimarci in questa mentalità ma la timè questa è la cosa che porta alla gloria.
Per rispondere a Venetzel... in realtà proprio nell'Iliade Achille è descritto come un guerriero biondo (forse però senza gli occhi azzurri quelli appartengono invece a sua madre atena "glaucopide").
In verità nel cosiddetto poema omerico sebbene che in minor parte dell'odissea pittosto che dell'Eneide virgiliana emergono i sentimenti della pietà, della paura, dell'amore: basti pensare al celeberrimo incontro fra Ettore e Andromaca, Atena e Achille, ma più di tutti a mio parere quello fra Priamo e Achille.
Per quanto riguarda la triste storia dei vincitori è una pura verità ma viene tuttavia smentita da un romano per eccellenza Virglio che più volte nella sua MOS MAIORUM con la morte del nipote di Augusto così come quella dei due amici eurialo e niso o come il suicidio di Didone si esalta la storia dei vinti quella che più di tutte con il loro sacrificio ha portato alla gloria.