Ecco come dovreste vedermi se fossi un fumetto manga!
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E' un blog che raccoglie tutte quelle cose che, per svariati motivi, colpiscono l'attenzione di Alex.
[Telegraph]
Silvio Berlusconi è noto per le sue gaffe, i commenti sessisti, e le battute inappropriate
Il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, è famoso per la sua sconsiderata giocosità.
Quando l’inevitabile polemica esplode in Italia o all’estero, Berlusconi spesso accusa la “stampa di sinistra” di averlo citato fuori dal contesto o accusa i giornalisti di ribaltare le sue parole.
Ecco alcune delle sue dichiarazioni peggiori:
• Su Mussolini: “Mussolini non ha mai ucciso nessuno. Mussolini mandava la gente in vacanza in esilio.”
• Sugli affari: “Un’altra ragione per investire in Italia è che abbiamo delle bellissime segretarie – ragazze splendide.”
• A un membro tedesco del Parlamento Europeo: “In Italia c’è un produttore che sta girando un film sui campi di concentramento nazisti – La proporrò per il ruolo di Kapò (una guardia scelta tra i prigionieri).”
• Sui votanti di sinistra: “Credo troppo nell’intelligenza del popolo italiano per pensare che ci siano così tanti coglioni in giro che votano contro il proprio interesse.”
• Dopo gli attacchi dell’11 Settembre: “Dobbiamo essere consapevoli della superiorità della nostra civiltà, un sistema che ha garantito benessere, rispetto dei diritti umani e – al contrario dei paesi islamici – rispetto dei diritti politici e religiosi.”
• Sui progetti per basare l’agenzia per la sicurezza alimentare in Finlandia invece che a Parma: “Parma è sinonimo di buona cucina. I Finlandesi non sanno nemmeno cosa sia il prosciutto.”
• Sulla sua carriera: “Non ho bisogno di essere eletto per ottenere il potere. Ho case in tutto il mondo, stupende barche, bellissimi aerei, una bellissima moglie e una meravigliosa famiglia. Sto facendo un sacrificio.”
• Durante una foto di gruppo dei leader dell’UE nel 2002 ha fatto il gesto delle corna alle spalle di un ministro spagnolo.
• Prima delle elezioni del 2006, che ha perso, ha detto che ogni italiano che non avesse votato per lui sarebbe stato un “coglione”.
• Sul suo ministro delle pari opportunità ed ex modella Mara Carfagna: “Andrei dappertutto con te, anche su un’isola deserta. Se non fossi già sposato, ti sposerei subito.”
Un'eredità che nessun governo fino a oggi ha saputo affrontare. Ci avrebbe dovuto pensare la Sogin, una società pubblica, nata nel 1999 al momento della privatizzazione da una costola dell'Enel. Il nucleare era un ramo morto dell'azienda e presentarsi agli azionisti con un fardello simile significava partire con il piede sbagliato, meglio accollarlo alle famiglie. Ma fino a oggi la Sogin ha solo provveduto ad allontanare le barre di combustibile dagli impianti e neppure da tutte.
Nella piscina della centrale di Caorso ce ne sono circa 700, l'equivalente di 1.300 kg di plutonio. Altre 47 barre, contenenti 150 kg di plutonio sono in quella di Trino Vercellese: entrambe sono sulla riva del fiume più grande d'Italia. Nella centrale del Garigliano non sanno più dove mettere i rifiuti, in quella di Borgo Sabotino hanno il problema della grafite radioattiva che non si può spostare se non si trova il sito definitivo.
A La Casaccia a 25 chilometri da Roma c'è il più grande deposito di rifiuti radioattivi d’Italia, circa 7 mila metri cubi ed è al limite. Ci sono poi 5 kg di plutonio che possono essere usati per fini militari e che da due anni sono in un deposito dove l'impianto antincendio, dopo aver provocato un'esplosione, deve ancora essere omologato.
All'Itrec di Rotondella, vicino Matera, da 30 anni un impianto è attivo solo per mantenere in sicurezza le barre di uranio e torio che gli americani ci hanno lasciato in custodia e di cui non sappiamo cosa farne.
A Saluggia l'impianto si trova sul greto della Dora Baltea, in un sito che si è allagato tre volte in 15 anni. Ma il problema più grande l'hanno avuto per lo svuotamento di una vecchia piscina che dal 2004 perdeva liquido radioattivo minacciando la falda: avrebbe causato, secondo la testimonianza di un operatore intervistato da Report, un centinaio di casi di contaminazione interna.
Alla fine sul nostro territorio si contano oltre 30 mila metri cubi di rifiuti radioattivi, che diventeranno 120.000 dopo lo smantellamento delle centrali previsto per il 2020. Tutta roba che dovrebbe essere seppellita in un deposito nazionale. Nel 2003, dopo il fallimento di Scanzano Jonico, il governo Berlusconi aveva dichiarato che sarebbe stato ultimato entro dicembre 2008. Mancano 2 mesi alla scadenza e del deposito nemmeno l'ombra. Tutto questo mentre la giostra del nucleare si prepara a ripartire...